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PostHeaderIcon La storia della Renault 4

LA STORIA

 

 

Già dalla seconda metà degli anni '50 cominciarono gli studi per una vettura di fascia bassa, ma che si voleva diventasse praticamente adatta a tutti gli scopi: doveva essere un'utilitaria, ma anche una vettura per le signore ed una pratica auto per il carico merci e per il tempo libero. Come modello ispiratore, la Casa francese prese spunto dalla Citroën 2CV, una vettura anch'essa di fascia bassa, dotata di una carrozzeria talmente particolare da sposare quasi alla perfezione qualsiasi tipo di utilizzo. La Renault sapeva che la nuova vettura avrebbe dovuto contrastare l'enorme successo che la 2CV stava ottenendo in quegli anni e partendo proprio dalle caratteristiche della piccola Citroën, ne limò alcuni difetti e ne esaltò maggiormente i pregi, ottenendo una vettura più spaziosa e più pratica. Nel 1958 vi fu il primo prototipo, che però non convinse appieno. Dopo altri tre anni di lavoro, si arrivò alla presentazione: nel mese di ottobre del 1961 allo stand della Renault del salone dell'automobile di Parigi, fece bella mostra di se' la nuova Renault 4, che in quell'occasione era presente nell'allestimento L (lusso). La Renault 4 era stata pensata e realizzata per gli scopi più diversificati e badando molto all'economia dell'auto, cosicché, quando il pubblico la vide al Salone di Parigi, rimase stupito da quest'auto dalle forme e dalle finiture così rozze. Allo stupore subentrò poi la diffidenza, un po' come avvenne alla fine degli anni '40 con la 2CV. Affiancata ad essa, fu posta la "sorella minore" la R3 caratterizzata da sole 3 marce, vetri posteriori fissi e mancanti di altri accessori rispetto alla "4". La R3 durò pochissimo e fu ben presto tolta di produzione: rimase la R4 che, dopo i primi scetticismi, ottenne uno strepitoso successo, capace di rivaleggiare con efficacia contro la 2CV dello stesso segmento. Rispetto a quest'ultima era anche favorita da un prezzo di listino più basso e competitivo. La Renault 4 nacque per proporsi come alternativa spaziosa della Dauphine, l'altra utilitaria della gamma Renault di quegli anni. In molti dicono che sia l'erede della 4CV, ma, dati i suoi ingombri e la sua impostazione strutturale, si può piuttosto considerare come l'erede della Dauphinoise, la versione giardinetta della vecchia Juvaquatre. L'impostazione stilistica era infatti quella di una giardinetta con una forma che la faceva sembrare più grande di quanto non lo era. Vettura tuttofare, la R4 presentava la pratica soluzione delle 4 porte e del portellone posteriore, particolarmente efficace in ogni soluzione di trasporto. Per portarne all'estremo l'economia di produzione, la Renault 4 andava controcorrente anche perché non era strutturata come monoscocca, ma piuttosto come una semi-monoscocca, in cui la carrozzeria veniva avvitata al telaio. Internamente, inoltre, gli allestimenti erano molto semplificati: un esempio furono i sedili, che erano costituiti da fogli di tessuto retti da un'intelaiatura tubolare, come delle economiche sedie da bar o da spiaggia. Tale intelaiatura ovviamente era poi avvitata alla scocca. La R4 fu inoltre la prima autovettura Renault a trazione anteriore della storia (la prima Renault in assoluto a montare questa soluzione meccanica non era un'autovettura, ma il furgone Estafette). Oltre alla 4L e all'effimera R3, vi era anche la 4 normale, che andava ad interporsi tra le prime due. Le prime versioni della gamma R4 furono quindi:

Renault 4: versione di base simile alla R3, in quanto priva del terzo finestrino laterale, priva di copriruota, con paraurti tubolari verniciati in tinta anziché cromati, priva di rostri sui paraurti, disponibile in un'unica tinta, lo stesso grigio-oliva della R3, priva di calandra cromata, di rivestimenti all'interno delle portiere, di aletta parasole per il passeggero e con rivestimenti semplificati dei sedili. Il motore, invece, non era quello da 0.6 litri della R3, ma il 0.7 litri disponibile sulle prime R4.

Renault 4L: versione accessoriata, con terzo finestrino laterale, più tinte disponibili, copriruota cromati, paraurti tubolare cromato con rostri, calandra cromata e migliori allestimenti interni con rivestimenti interni portiere, migliori rivestimenti dei sedili, aletta parasole passeggero e portacenere.

Renault 4 Fourgonnette: questa versione è apparsa solo a partire dal 1962 ed era caratterizzata dalla parte posteriore ingrandita e completamente spoglia in modo da essere allestita come vano per il carico merci. Meccanica identica a quella delle altre R4. In ogni caso, le prestazioni risultavano modeste, le sue concorrenti erano leggermente più potenti, anche se come concorrente, a parte la 2CV, poteva essere vista la Fiat 600 Multipla. Come già accennato, le prime R4 montavano il vecchio motore da 0.7 litri delle prime 4CV. Nel 1964, la 4L fu disponibile con il motore da 0.8 litri già montato sulle ultime 4CV e sulle Dauphine.

Le vere novità si ebbero però nel 1967: nuova calandra in alluminio che incorpora i fari e nuovi paraurti cromati. Vi furono anche novità meccaniche, tra cui il cambio, che passava da 3 a 4 rapporti. Tali modifiche riguardarono anche le R4 di base e la versione furgonata, le quali furono proposte anche con motore da 782 cc. Dopodiché, fino al 1975 non vi furono più aggiornamenti di rilievo, a parte il circuito elettrico da 12 V e un nuovo logo sulla calandra. Nel frattempo, la vettura continuò ad essere venduta in un enorme numero di esemplari, nonostante non fosse più verdissima come età.

Proprio nel 1975 apparve la terza serie della R4: la calandra divenne in plastica nera. Più o meno nello stesso periodo, la versione furgonata beneficiò del motore da 1.1 litri già montato a suo tempo sulla vecchia Renault 8 e sulla più recente Renault 6 TL. Tale motore fu montato anche sulle berline a partire dal 1978: in quell'anno esordì anche la 4 GTL, caratterizzata da paraurti e fascioni sottoporta in plastica grigia, mentre la 4 versione base divenne 4 TL. Nel 1981 furono eliminate le cerniere delle porte a vista, in maniera tale da eliminare una possibile insidia. Nel 1982 vi fu l'adozione della plancia interna ripresa da quella della Renault 5 e alcuni aggiornamenti all'impianto frenante.

Nel 1983 la calandra e i fascioni sottoporta grigi furono estesi a tutta la gamma. Nel 1986 fu introdotta la Frog, versione scoperta per il tempo libero. Nel 1987, furono introdotte la Savane, versione speciale basata sulla TL, e la Clan, versione speciale basata sulla GTL.
Dopo oltre 25 anni dal lancio, la R4 era ancora una vettura giovane, le vendite andavano a gonfie vele nonostante la meccanica e l'impostazione della carrozzeria tradissero l'età. Infatti tutte le case automobilistiche rinnovavano di continuo le proprie utilitarie, ma la R4 rimase fedele a se stessa, alla sua spartana praticità e simpatia che l'ha sempre contraddistinta, dal caratteristico dondolio associato agli incessanti cigolii delle sospensioni e degli interni. Un reale problema della vettura era però costituito dalla visibilità: montando finestrini scorrevoli lateralmente anziché verso il basso, la R4 impedisce al guidatore di sporgersi di fianco per effettuare una manovra a marcia indietro. A questo problema vanno aggiunti lo specchietto retrovisore interno collocato sulla plancia anziché in alto (pressoché inutile, quindi, se sul sedile posteriore si trovano due passeggeri di corporatura robusta) e le spazzole dei tergicristalli, che oltre ad essere minuscole non riescono a pulire più del 65-70 per cento del parabrezza. In quel periodo, il vecchio motore da 0.85 litri viene sostituito dal nuovo motore da 1 litro montato anche sulla nuova Supercinque, mentre verso la fine degli anni 80 scompare anche la versione GTL rimanendo solo in versione TL.
Nel 1988 scomparve dai listini la versione furgonata, sostituita dalla Renault Express. Nel 1993, con l'introduzione delle nuove e severe norme comunitarie per la circolazione (introduzione della marmitta catalitica, sulle R4 non fu possibile montarla), la R4 esce di scena con l'ultima versione, una R4 L in versione limitata, denominata Bye Bye, dopo oltre 8 milioni di unità prodotte in 31 anni di vita. Già da anni non veniva più prodotta in Francia, bensì nella fabbrica di Novo Mesto, in Yugoslavia (oggi Slovenia). L'anno successivo, la Renault 4 fu sostituita dalla Renault Twingo.

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Commenti   

 
0 #4 dovio 2017-10-18 17:51
Sto valutando l'acquisto di una mitica R4 tl del 1986 con 150.000 km ,unico proprietario. Colore rosso vernice originale , unico proprietario, iscritta ASI.
Dove potrei rivolgermi per un preventivo per una verniciatura ed una rinfrescata generale?, qualcuno mi può dare una dritta , zona MN/BS Grazie .
 
 
0 #3 Guest 2013-07-15 20:31
Citazione ippopotamo:
vorrei sapere dove è stata costruita la mia R4. posso risalire dal numero di telaio ? qualcuno lo sa ?

Non con il telaio ma con il numero di OVALE
 
 
0 #2 Manu 2012-09-28 12:50
vorrei sapere dove è stata costruita la mia R4. posso risalire dal numero di telaio ? qualcuno lo sa ?
 
 
+1 #1 Guest 2010-06-01 15:42
la renault 4 e troppo bella!!! :-)
 
Registro Renault 4

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