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L'alternatore

di Giulietto detto anche Giangrisostomo Tovazzi

Premessa:

questa è una di quelle cose che faccio solo perché “tanto, in queste condizioni, lo posso solo buttare” e perché sono curioso...
Se poi va dritta e riesco a recuperarlo, tanto di guadagnato!

Sul manuale di officina le operazioni da eseguire per smontare l'alternatore sono semplici:
staccare l'alternatore,svitare le spazzole o i supporti spazzole, stringere in una morsa la puleggia con una cinghia (per non danneggiare la puleggia),togliere il dado e la rispettiva rondella, togliere la puleggia,svitare le quattro viti di montaggio, servirsi di un cacciavite come leva inserendolo nelle tacche tra lo statore ed in supporto anteriore, togliere in questo modo il rotore ed il supporto anteriore, togliere le viti di fissaggio della placchetta di di ritegno del cuscinetto del supporto anteriore,
smontare i cuscinetti con l'apposito estrattore.
… una passeggiata!

Lo smontaggio dell'alternatore non è stato un grosso problema nonostante la ruggine imperante.

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Prima operazione: serrare la puleggia in morsa con la cinghia per evitare di danneggiarla.

Primo problema: le cinghie che ho io non sono abbastanza spesse da sporgere sopra il bordo della puleggia quindi lasciare la cinghia sulla puleggia è palesemente inutile. Provo a metterci un pezzo di plastica intorno.

Niente da fare: la puleggia slitta ed il dado non si “smolla”!

Tolgo la plastica e la caccio in morsa senza, tanto la puleggia è tanto arrugginita che mi toccherà buttarla ugualmente!

E visto che ci siamo, dato che il bullone oppone resistenza, ci mettiamo il carico: un bel metro di tubo che fa da prolunga alla chiave.

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Se dal davanti non si conclude niente, attacchiamo il nemico alle spalle!
Tolgo le viti di montaggio (che, nel mio caso, sono tre e non quattro) e sfilo il rotore con tutto il supporto anteriore.

Tolte le viti facciamo cautamente leva con il cacciavite. Secondo il manuale, bisogna stare attenti a non introdurre la punta del cacciavite per più di due millimetri per non rischiare di rovinare l'avvolgimento dello statore.

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Ce la possiamo fare!

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A questo punto, dopo aver alluvionato il dado con uno sbloccante professionale, ho bloccato in morsa direttamente il rotore (con una adeguata protezione in gomma [leggi dopo averlo avvolto in una camera d'aria]) e, con la chiave munita di prolunga, sono finalmente riuscito ad allentare il dado! Il pathos era tale che mi sono dimenticato di fotografare l'operazione, vi toccherà accontentarvi del risultato finale.

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Da notare come s sulla “ventola” e sulla rondella ci sia uno scasso che dovrebbe accoppiarsi ad una “chiavetta” fissa sull'albero, chiavetta che, invece, non c'è. Questo, evidentemente, ha fatto si che, l'albero abbia potuto girare insieme al dado mentre la puleggia era bloccata nella morsa. Cosa che, non avrebbe potuto fare se ci fosse stata la chiavetta.

Lavoro terminato?

Neanche per idea!

Se le cose si fanno, si fanno bene. Si tira giù tutto e si da una bella pulita a tutto il macchinario.

Per smontare il porta spazzole mi sono guadagnato qualche altro secolo di purgatorio: una vite è venuta via senza problemi, l'altra, arrugginita e marcia, ho dovuto trapanarla.

Le due viti del coperchietto in alluminio sono saltate come dei sottili grissini e la vite del morsetto della massa dell'intaglio a croce conservava solo un vago ricordo...

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Comunque ormai il grosso è fatto!

Sfilo il rotore dal supporto anteriore con un robusto estrattore ed ecco l'esploso dell'alternatore!

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Procedo allo smontaggio del cuscinetto dal supporto anteriore (finalmente due belle martellate!).

Ovviamente, prima di mettere mano al martello, bisogna rimuovere la placchetta di ritegno fissata dall'interno con tre bulloncini.

Per togliere questo cuscinetto sono andato un po' per le spicce perché sicuramente è da buttare: nonostante la doppia protezione ha evidentemente risentito dell'umidità e gira veramente molto male!

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Per togliere il cuscinetto montato sull'altra estremità dell'albero del rotore, vicino agli anelli di contatto delle spazzole, ho usato un estrattore di piccole dimensioni nell'officina di un mio amico.

Dulcis in fundo: la puleggia che regola la tensione della cinghia!

 

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Un paio di pinze a punte tonde sottili, tanta pazienza ed un po di parolacce ed ho tolto di mezzo anche le seger. Il cuscinetto aspetta ancora di essere smontato perché è saldato alla puleggia dalla ruggine e l'ho lasciato in ammollo nello svittol.

Questo è quello che è rimasto sul tavolo al termine dell'operazione

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Per il montaggio procedere in maniera inversa!

 

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Commenti   

 
0 #1 fabiocx 2016-11-08 22:51
grazie Giulietto.
non ho mai degnato di uno sguardo il mio alternatore (anzi, quello di trabattella), ma spero non sia in queste condizioni!
 
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