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Zi Arduino sulle strade del Sagrantino.


Premessa
Mi si dice che il Sagrantino sia un ottimo vino umbro ma io, di questo squisito vino, in tre giorni di convivio, non ne ho assaggiata una goccia ne vista una bottiglia!

Ragazzi, dopo il raduno di Bevagna sono caduto vittima di una profonda sindrome depressiva tipo “Costa crociere”!
La tastiera si è inceppata e, per quanto mi sforzi, non riesco a buttare giù due righe…
Ho ancora negli occhi le colline dell’Umbria adornate da tante bellissime R4 (… peccato che il paesaggio fosse un po’ guastato dalla ferraglia delle 2 CV e derivate ;-) ...


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Un breve resoconto per chi non c’era.
A partire da venerdì nove settembre, presso un ameno campeggio perso tra i colli e gli uliveti a monte di Bevagna, simpatico borgo medioevale sito nei pressi di Foligno (PG), si è tenuto l’ormai consueto raduno delle antagoniste: le R4 e le 2 CV (e derivate: se non le nomini le Dyane si offendono!).
Mirabilmente organizzato da erre4garage e, probabilmente, da qualcuno del locale club delle 2 CV “lu centru de lu munnu”, l’evento è stato coronato dal più inaspettato successo. Complici anche le ottimali condizioni meteorologiche, il paesaggio incantevole, la massiccia affluenza di appassionati e la presenza del sottoscritto.

Lo so, lo so: qualcuno starà pensando “ma che acciderbolina scrive questo?!”
Sciocchezze.
Però le scrivo bene!

Scherzi a parte il raduno è stato davvero un successo. A partire dal pomeriggio di venerdì nove sono giunti presso il campeggio numerosi amici provenienti dai luoghi più disparati.

Tanto per citarne alcuni
il grande Amedeo dal crine canuto e dalla macchina super attrezzata per affrontare ogni insidia ed ogni terreno;
Quatrelle 57, con la sua bomboniera che vuole rimanga come appena uscita dalla fabbrica;
Paolo con la sua vettura che ha macinato più di trecentomila chilometri e che ha super rinnovato dotandola di ogni accessorio e comfort;
Khitarro con la sua arcinota renoleta, il famigerato R-quad e la macchina fotografica incorporata;
la Ruga, fedifraga, arrivata al raduno con una 2CV rossa inseguita dalla Giallona con l’acqua rigorosamente in ebollizione!
Bigrigio con la GTL nocciola;
Leo, noto anche come Livorno merda, imbottigliato tra le due rosse di Valer4 e Stefano entrambe targate Pisa;
… qualcuno è arrivato persino da Spello con un furgone della frutta pittato di arancione!

La manifestazione è stata contraddistinta dalla proverbiale puntualità tipica degli errequattristi della quale non manco mai di parlare nei miei sproloqui. La domanda più frequente che i partecipanti al raduno si rivolgevano l’un l’altro era “…ma cosa prevede il programma?” immancabilmente la risposta era “Boooh!”. Risposta adeguata anche all’altra domanda ricorrente: “Dove sono gli organizzatori?”
Quindi, ad una certa ora del pomeriggio di venerdì, verso l’imbrunire, alla guida delle rispettive macchinette, piloti di R4 e 2CV sono partiti alla conquista di Foligno dove erano in corso alcune manifestazioni connesse alla Giostra della Quintana.
La carovanata è risultata particolarmente suggestiva sia per il paesaggio che faceva da sfondo alle macchine che per la luce del tramonto che sfumava i contorni degli oggetti dando al tutto un aspetto ancor più pittoresco.

Cena a Foligno!
Per venerdì gli organizzatori avevano prenotato la cena presso la taverna del rione Giotti allestita in un salone di un antico palazzo del centro storico di Foligno. Qui si è svolta la prima grande sfida del raduno: la consumazione della cena!
A me piacciono le portate XL e non mi tiro indietro davanti ad un piatto o un pasto abbondante ma per finire il secondo dolce ho dovuto faticare!


Arrivato sul posto pensavo di trovare il classico panino con la porchetta o un piatto di pasta al pomodoro … invece si è partiti con tre bruschettone (pomodoro, funghi e tartufo e aglio e olio), pappardelle ai funghi, patate gratinate ed un monumentale stinco di maiale al forno! Il tutto giustamente annaffiato da un generoso vino rosso e seguito da una bella panna cotta.
Il Giulietto's team è stato premiato con un piatto di vetro mirabilmente decorato a mano dal presidente del club della Citroen, Giorgio Pascucci, come equipaggio pioniere ma non ho capito bene se per essere arrivato per primo al raduno (solo una settimana prima dell'inizio) o se perchè proveniente dalla località più lontana...
Dopo il rientro alla base ammazzacaffè a cura del Giuliettos’team (qualcuno ha reiteratamente tentato di prosciugare le mie scorte di grappa … e per poco non c’è riuscito!)

Prima di partire per far rientro alla sua tana, quel cinghiale dell’organizzatore ha
_DSC0021pensato bene di predisporre i turni per il personale addetto allo stand di accoglienza posto all’ingresso del campeggio per il giorno seguente: il primo turno, di durata imprecisata, è toccato alla Puffa…
Quindi Erre4garage è sparito nella notte alla guida della zucca dopo aver spento tutti i telefoni.

La mattina seguente sono ripresi gli arrivi … tra gli altri sono arrivati
l’equipaggio romano di Emilio sulla Frog;
Alfy con una macchina”comune” a causa di un guasto meccanico che ha messo fuori uso la sua R4 alla vigilia del raduno;
Chille con la sua verde
(a furor di popolo rettifico: con la sua macchina che sembra verde ...ma non lo è! ) che riunisce gran parte delle province della Toscana;
Luca66, l’uomo del Mugello con i cerchi in lega dorati: i suoi fiaschi impagliati (VUOTI) ora figurano tra i miei trofei … forse glieli restituirò pieni al prossimo raduno.

Come da programma, più o meno ad una certa ora, siamo partiti per Montefalco: la ringhiera dell’Umbria. Ci siete mai stati? Il posto merita certamente una visita sia per il panorama che per il suggestivo borgo nella piazza principale del quale abbiamo schierato le vetture.
A questo punto si è perso il conto delle macchine partecipanti al raduno a causa di una grave debacle dell’organizzazione che ha smesso di censire e registrare veicoli ed equipaggi...la Puffa si è scocciata.
DSC06542webRicordo, però, che mentre affettavo il salame in piazza sorvolato da Khitarro il quale si era proditoriamente issato su di una piattaforma aerea che IO avevo “noleggiato”, nei miei paraggi c’era una furgonetta 4x4 azzurra della quale conservo un simpatico ricordo in formato 7/10. Ho visto anche una R4 nera e qualche Citroen…

Non me ne voglia chi non è stato nominato: ho una memoria piuttosto labile e non ricordo i nomi di tutti gli amici che condividono la passione per la Renault 4. Non me ne vogliano neppure i Citronisti che non conosco di persona (Ruga a parte, ma lei è un particolare caso di double face veicolare): se non ricordo i nomi di chi possiede una R4 figuriamoci se mi ricordo i loro!

Gli equipaggi si sono sparpagliati in cerca di vitto in ogni anfratto del paese in attesa dell’ora della partenza per la tappa successiva: il parco Acquarossa dove era programmata una visita guidata al parco ed all’annesso museo del trattore.

Puntuali come sempre, verso una certa imprecisata ora, sollecitati da un simpatico agente della locale Polizia Municipale il quale esibiva blocchetto e penna biro con i quali sembrava intendere trastullarsi trascrivendo i dati dei nostri veicoli (il permesso di sosta a tempo volgeva al termine) ci siamo diretti verso la meta successiva.

Chi, prima di venire al raduno, ha lavato la macchina ha commesso un sciocchezza! Una delle caratteristiche peculiari delle strade non asfaltate è quella si essere polverose…e di strada sterrata ne abbiamo fatta un bel po’.


Il giretto ha avuto termine, come sopra accennato, al parco Acquarossa di Gualdo Cattaneo. Nel corso della visita guidata al museo del trattore abbiamo potuto ammirare degli attempati esemplari di macchine agricole e successivamente, constatato che il trenino “gommato” che scorrazza i visitatori all’interno del parco può circolare anche sovraccarico e con una ruota bucata, abbiamo fatto il giro della tenuta.
L’area del parco un tempo è stata una cava di lignite, ora dismessa, e tra i prati sono stati lasciati impianti, attrezzature ed alcuni dei mezzi pesanti un tempo usati per l’attività estrattiva.
Purtroppo qualcuno, tra i quali i membri del Giulietto’s team, a causa del sovraffollamento del convoglio ferroviario, ha dovuto seguire con mezzi propri quello messo a disposizione dalla direzione. Ci è stato fatto notare che ciò è da considerare un'eccezione, quasi un privilegio, perché non è di norma concesso ai visitatori di vagare per la proprietà con le proprie vetture … purtroppo il resto della spiegazione ce lo siamo perso: la guida era sul treno e noi no!

Anche presso il parco sono continuati gli arrivi, in particolare è arrivato quello s… simpatico vecchietto di Berto con una F6 attrezzata a B&B ed Albè…senza la tesoriera ma con un cappello auto ventilante anch’esso finito tra le mie prede belliche!


La cosa più comica è stata il tentativo di mettere in posa sulla pista del piccolo aereoporto della tenuta le macchine partecipanti al raduno per una foto di gruppo: il tentativo è miseramente fallito a causa dell'indisciplina dei conducenti ad all'eccessivo numero di presunti "registi" che tentavano di far disporre i mezzi seguendo un disegno artistico (ovviamente ciascun'regista tendeva disporre le vetture a modo proprio).
La cena di sabato è stata certamente all’altezza di quella del giorno precedente di questa, però, ricordo solamente le lenticchie in umido … il resto si perde nella nebbia prodotta dai gas della digestione …

Terminato il pasto, satolli di buon cibo e di qualche bicchiere di buon vino, siamo tornati verso il campeggio. Trovare la strada di casa nella fitta oscurità della notte umbra sembrava un’ardua impresa ma il capo scout del Giulietto’s team si poneva alla testa della carovana conducendo la colonna sana e salva fino al campeggio.
Purtroppo, a causa di un banale malinteso – mancanza di comunicazione, nel fare ciò il Giulietto’s team ha compiuto un grave sgarro ai danni del vecchio Khitt il quale, a sua volta e dietro richiesta di alcuni dei partecipanti alla spedizione, si era messo a disposizione per guidare il convoglio fino al campeggio lungo una diversa pista, allungando il proprio viaggio verso casa di diversi chilometri. Quando siamo arrivati al campeggio lo abbiamo trovato sulla porta con lo stesso atteggiamento di Alice, la moglie di Andy Capp ma, fortunatamente, senza mattarello! (scusami ancora Capo!)
Comunque, ragazzi, è una figata stare davanti ad una colonna di macchinette come le nostre mentre si viaggia di notte per le stradine di campagna!


_DSC0615Durante la cena, qualche simpatico buontempone ha pensato bene di sabotare la scritta “sevizio raduno” applicata sul lunotto della vichi trasformandola in “er zio arduino” ...fortuna che le lettere adesive non si prestavano ad altri anagrammi!

Fino alle due, sotto la veranda del bungalow ove era alloggiato il Giulietto’s team, si è tenuta la riunione segreta di alcuni cospiratori che hanno nuovamente attentato alle scorte di super alcolici del team … questa volta la grappa è andata! Fortunatamente è comparsa una mezza bottiglia di rum e così la riunione ha potuto proseguire in maniera decorosa.

Domenica, la triste giornata dei saluti!

Purtroppo noi relegati a vivere sui monti del Tirolo, per scendere fino alle terre del papato dobbiamo attraversare per il lungo mezza Italia e questo vuol dire, nel caso specifico, sette ore di macchina. In più, quello del raduno era l’ultimo fine settimana di vacanza: lunedì 12 in provincia di Trento sono ricominciate le lezioni scolastiche ed il 50% del Giulietto’s team fa parte della popolazione studentesca di questa provincia.
La mattina, mentre gli altri si divertivano, ridevano e scherzavano, noi abbiamo impacchettato le nostre povere cose e ci siamo preparati a partire (quanto ciarpame ci si porta in vacanza, anche solo per una settimana, e quante carabattole si raccattano in una settimana di ferie!).
Dopo aver salutato tutti abbiamo atteso che la carovana partisse per Bevagna per lasciare il campeggio.
Siccome il convoglio stentava ad avviarsi, abbiamo pensato di dare fondo alle scorte di pane e salumi … così, tanto per alleggerire le vetture…
Ovviamente l’impresa non ha richiesto un grande impegno ed in quattro e quattr’otto le ultime lucaniche sono sparite.
Veder partire tutte quelle macchinine variopinte ci ha riempito il cuore di tristezza e, siccome il gruppo faceva un giro panoramico mentre noi abbiamo preso la strada più corta per Bevagna ove era prevista una sosta in piazza, abbiamo pensato di fermarci a dare un ultimo saluto agli amici del raduno che abbiamo atteso al varco dietro la porta della città (le foto delle macchine che arrivano a Bevagna io ce le ho e Khitarro no-o!)
… dopo siamo partiti sul serio … quasi seicento chilometri di R4 praticamente no – stop da Bevagna a Trento: è stata un’impresa ardua ma che mi ha riempito d’orgoglio!
La vecchia ciabatta non ha perso un colpo, si è fatta quasi cinquecento chilometri di statali e super strade ad una velocità compresa tra i settanta ed i  cento chilometri l’ora con uno sprint finale sull’autostrada del Brennero di un centinaio di chilometri percorsi a 130! (senza protossido d’azoto)


Gente! Avreste dovuto vedermi sfrecciare sull’Appennino umbro – romagnolo alla guida della vecchia ciabatta con gli occhiali da sole gialli e Van de Sfroos a palla per coprire il rumore del motore …

chi non c'era si è perso proprio una bella festa!

saluti ed alla prossima!

giulietto alias zi'arduino!

 

p.s. le foto (e le maiuscole) ce le ha messe khitarro...

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Commenti   

 
0 #12 chille 2011-09-26 10:00
E' vero. Infatti ti perdono SOLO perchè hai un modo di scrivere bellissimo: scorrevole, sintetico ma pieno di particolari.
E poi mi piacerebbe anche una R4 verde!! ::MIBEY
 
 
0 #11 luca66 2011-09-24 20:50
tutto l'equipaggio mugellotto concorda:Giulie tto scrivano di Corte!!!2127 parole che si leggono tutte d'un fiato!!!Raduno spettacolo e lo scrivano lo ha raccontato proprio bene!!!Un abbraccio a tutti i radunisti ::BLEA
Giulietto questa è tutta x te :::BEER
 
 
0 #10 bigrigio 2011-09-24 15:48
Citazione giulietto:
per bicoso:
metti gli occhiali e guarda la foto che ti ha fatto chitarro mentre sabotavi la scritta sulla viki...sembri il mio bis nonno!
...a sproprosito chi ti ha aiutato a scrivere giusto con quei caratteri cosi piccoli?!

Allora il tuo nonno ha un aspetto molto giovanile, complimenti, peccato che queste caratteristiche non siano ereditarie ::N
Comunque ripeto : e' un fotomontaggio e se si continua con queste accuse chiamo l'avvocato, CAPITOOOOOOOO!! !!!! :::HIHI
 
 
0 #9 giulietto 2011-09-24 13:36
per bicoso:
metti gli occhiali e guarda la foto che ti ha fatto chitarro mentre sabotavi la scritta sulla viki...sembri il mio bis nonno!
...a sproprosito chi ti ha aiutato a scrivere giusto con quei caratteri cosi piccoli?!
 
 
0 #8 bigrigio 2011-09-24 08:18
Citazione giulietto:
CACCHIO!
la macchina di chille è blu!
come diavolo ho fatto a sbagliare?
voese avevo indossato gli occhiali da sole gialli: quelli con le lenti cinesi...
chiedo venia!

Non dare la colpa ai cinesi : ribadisco, E' L'ETA' :::STIC
 
 
0 #7 giulietto 2011-09-23 21:56
CACCHIO!
la macchina di chille è blu!
come diavolo ho fatto a sbagliare?
forse avevo indossato gli occhiali da sole gialli: quelli con le lenti cinesi...
chiedo venia!
 
 
0 #6 erre4garage 2011-09-23 19:15
Proprio vero...chi non c'era si è perso proprio una bella festa!! ::E
Grazie Giulietto per il tuo puntuale quanto prezioso intervento!! Ti vogliamo bene come se fossi normale ::N
 
 
0 #5 giulietto 2011-09-23 13:11
per inciso: la puffa non l'ha ancora tolta la scritta "er zio arduino".
ha detto che le piace...
 
 
0 #4 khitarro 2011-09-23 11:54
Citazione:
Giulietto:"... non riesco a buttar giu due righe"
E per fortuna! Ha "solo" scritto 13445 caratteri! :::LOSCRI e 2127 parole :-x

Citazione:
Bigrigio:L'unica cosa che non ho apprezzato e' il foto montaggio che Khit ha fatto sulla manipolazione della scritta riportata sul lunotto della vecchia ciabatta, perche' NON sono stato io l'autore
Ma se tu volevi scriverci "Sevizio Nudo" sul lunotto! ::COCOG
 
 
0 #3 Quatrelle57 2011-09-23 11:31
Bravo Giulietto. Grazie per il fugace report che ha consentito di rivivere in modo "luminoso" e più volte sorridere in modo "genuino".
A presto per il prossimo raduno con l'entusiasmo e l'atmosfera che ci caratterizza.
Ciao :::OLD
 
 
0 #2 tramazza 2011-09-23 11:06
Bravo Giulietto, il racconto l'ho letto tutto d'un fiato ed apprezzato moltissimo ::WOWS .
Essendo "l'abusivo" delle foto aeree di Montefalco, nonchè zavorra "di qualità" (nel senso del peso, ovviamente) della Chille, non mi permetto di intromettermi nelle discussioni e nei commenti, ma non oso pensare alla faccia della Chille quando leggerà della sua adorata R4 VERDE...... ;;O ::H ::Q (inesattezza evidente, peraltro confermata da Bigrigio).
Oltretutto, considerando quanto ha (anzi, abbiamo....) speso per la riverniciatura. ......
 
 
0 #1 bigrigio 2011-09-23 08:47
A parte qualche imprecisione dovuta a problemi di vista data l'eta' ( la macchina di Chille NON e' verde ) :lol: , i racconti del buon Giulietto sono sempre spassosi e riportano i partecipanti a rivivere con intensita' i momenti piu' belli del raduno. Bravo Arduino ::I
L'unica cosa che non ho apprezzato e' il foto montaggio che Khit ha fatto sulla manipolazione della scritta riportata sul lunotto della vecchia ciabatta, perche' NON sono stato io l'autore ::N
 
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