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Ormai si sa: per me, ogni raduno è un'avventura!

Il raduno della madonna 2015 non fa eccezione.

Dopo una serie di casini domestici che mi hanno impedito fino all'ultimo di confermare la presenza in quel di Firenze, alla vigilia dell'evento ci siamo “smarcati” e siamo partiti per la Toscana...

Facciamo un passo indietro. L'estate scorsa, come ho raccontato altrove (SE NON AVETE ANCORA LETTO “E ADESSO CHI LO DICE ALLA VICHI?” FATELO SUBITO!) mi è capitata tra le mani un'altra mucca: una TL 950 del '88. La poverina, sebbene sana di telaio, era piuttosto acciaccata di carrozzeria e, siccome un rene l'ho già sacrificato per restaurare la clem, non ho ritenuto opportuno sacrificare l'altro per rimettere in sesto la nuova arrivata. Ho quindi deciso di arrangiarmi in casa.

Come penso sia ormai arcinoto, non disponendo di garage o officina, sono stato costretto ad operare a “cielo aperto” o, al massimo, dentro un fienile.

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Tappati un paio di buchi nella carrozzeria con delle pezze saldate dalla mia controfigura (leggi mio fratello, quello che ha cucinato le salamelle al raduno di Trento nel 2012), mi sono dedicato alla ribattirura, alla stuccatura ed alla verniciatura del veicolo.

Pensare di fare una cosa professionale verniciando le parti riparate con una vernice lucida simile a quella originaria era evidentemente un'operazione impensabile in quelle condizioni. Ho optato quindi per una “tinta” diversa: quella ferromicacea. Avete presente quella che si usa per le cancellate...? quella!

Poi, siccome avevo quattro cerchi della R5 in discrete condizioni ma da verniciare, scovati in magazzino degli avanzi di fondo epossidico marrone...

Dulcis in fundo i paraurti! La poverina, quando l'ho portata a casa, aveva entrambi i paraurti contorti. Cosa dovevo fare? Li ho raddrizzati e li ho verniciati con un altro “scampolo” di fondo grigio – azzurro!

Il risultato si è visto al raduno.

La mia consorte, quando ha visto il risultato mi ha chiesto “non crederai mica che io salga su quella cosa, vero?”

Invece poi ci è salita ed ha concordato con me che il più grave difetto della grisa è che è ancora senza radio!

La grisa monta i regolamentari sedili R4 con poggiatesta di serie, sedili che ho amorevolmente restaurato con le mie sante manine e che sono attualmente molto confortevoli sebbene coperti da inguardabili coprisedili vintage verde - nero. Gode di un impianto di riscaldamento efficiente, cosa per nulla scontata su macchine di quel genere, e sembra meno rumorosa della vichi o della clem.

Per altro, con il nuovo acquisto avevo percorso solo qualche centinaio di chilometri e non ne avevo quindi ancora saggiato la tenuta sulle lunghe distanze. Il restauro della meccanica si è limitato al cambio degli oli, delle candele, del liquido di raffreddamento ed ai controlli della revisione biennale. In ogni caso, compiuto qualche rito scaramantico, abbiamo comunque deciso di avventuraci nel viaggio verso la toscana con essa.

La mia dolce metà ed io, siccome non volevamo fare tardi e perderci il meglio del raduno ovvero la cena autogestita del venerdì, siamo partiti all'alba e, a mezzo giorno, dopo aver percorso un centinaio di chilometri a tappe, abbiamo imboccato l'autostrada ad Affi.

Purtroppo viaggiare con la mia signora comporta diverse rinunce: ad esempio tocca rinunciare alla puntualità ed a viaggiare sulle statali. Ma cosa non farebbe un marito per salvare l'armonia della famiglia?

Alle tre eravamo a Figline Valdarno.

Avete provato a fare due conti? Considerato che tra Affi a Figline ci sono poco più di trecento chilometri, la media oraria è un po' più di 100 chilometri orari. Lo so, siete scettici ma davanti agli scontrini di ingresso ed uscita dell'autostrada ha dovuto arrendersi anche Bicoso. E se si è arreso lui vuol dire che non c'è niente da fare!

La grisa si è sciroppata la sua parte di autostrada senza il minimo problema rendendomi orgoglioso di lei!

Raggiunta la destinazione e l'ostello è cominciata la solita baraonda!

Fuori dalla porta della sala ho trovato il mio gemello diverso: Luca!

Luca stava già preparando il lampredotto per i commensali ed il Cannibbale stava brutalmente “scassando” un carrè di maiale.

Cosa potevo fare? Ho cercato un grembiule e mi sono messo a lavorare!

Qui tocca fare una parentesi: in tanti collezionano le magliette dei raduni, il ho cominciato a fare raccolta di grembiuli! Conservo gelosamente quello che mi ha donato Zibaldone a Cereglio un paio d'anni fa, quello che mi ha donato Nababbo – Khitarro a Firenze lo scorso anno ed ora quello che mi ha regalato Luchino! L'ultimo è un rustico e robusto grembiule di canapa da vero “marmittone”, una cosa d'altri tempi che oggi non si trova più! (ora lo sapete, se mi volete fare un regalo al prossimo raduno...)

Il giorno seguente gita a Reggello dove quel buontempone di Gegebacco aveva organizzato, oltre all'esposizione delle macchine in piazza, una prova speciale di regolarità. Prova che il mio equipaggio non ha superato: siamo stati squalificati perché abbiamo impiegato troppo poco tempo a fare il giro!

Usciti dallo stadio ho chiesto al navigatore (mia moglie) “da che parte si va?” lei mi ha risposto “Bho! La cartina è troppo piccola, non si legge niente! Guarda tu!”

“Tutto a me mi tocca fare!” ho esclamato, e, fatto il giro dell'isolato, sono tornato al campo sportivo!

Dopo la parentesi agonistica ha avuto luogo il battesimo del latte del cofano della grisa.

Zibaldone, sebbene assente in corpo, ha inviato il suo spirito sotto forma di una zizzona di cinque chili, il brodo della quale ha gioiosamente ricoperto il tagliere ed il cofano della mia macchina.

Spazzolato il latticione e l'ottimo pasto cucinato dagli amici di Reggello, gita al castello di Sammezzano... costruzione senza dubbio originale!

Sabato sera cena alle Caldine a base di selvaggina. Li ho scoperto la vera indole del Cannibbale: è un tesorone se gli date da mangiare e non lo disturbate fino a che non ha finito. Avreste dovuto vedere con quale impegno si è spazzolato un catino di tagliatelle con il sugo di cinghiale!

Tra le altre cose, durante la gita alle Caldine ho scoperto dove ha sede la Proraso: nota casa produttrice di articoli da barba. Notizia curiosa sebbene evidentemente inutile per il sottoscritto.

Domenica visita guidata alla fornace e pranzo al “campo sportivo” dove il clan “Baffosaffo” ci ha sfamati a forza di ribollita e peposo!

Qui un ignoto burlone si è permesso di scassinare la mia macchina e smontare lo sterzo. Poi con una banale scusa, mi hanno chiesto di spostare la macchina. Io sono salito a bordo e sono partite le sganasciate! Infami!

Comunque, chiunque tu sia, non lo fare mai più: io sono gelosissimo delle mie cose e, per punizione, avrei potuto darti in pasto al Cannibbale!

Saluti, baci ed abbracci.

La nostalgia è cominciata appena messa in moto la macchina!

Come sempre è bello rincontrare le solite brutte facce ed è altrettanto bello trovarne di nuove. E' bello poter constatare che questa baracca di macchina riesce a tenere insieme persone di età, gusti e regioni diversi ed è uno spettacolo vedere l'arcobaleno di colori di una carovanata di R4!

Bravi agli organizzatori! E non mi dilungo oltre perché rischierei di ripetere le solite cose.

Un appunto, però, lo devo fare ai Briganti: il clan di Battipaglia!

Non potete mandare in giro il Cannibbale senza un interprete o i sottotitoli!

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Quello non mangia soli i cristiani, si mangia lettere, sillabe e parole! Non si capisce niente di quello che dice. E si che alla parlata campana credevo di averci fatto l'orecchio con Zibaldone e Celdon.

(ovviamente, se ci fosse bisogno di precisarlo, sto scherzando!)

Siamo tornati a casa l'otto carichi di nuovi ricordi ed olio nuovo, di quello genuino e profumato che si fa sui colli fiorentini.

La grisa ha macinato i chilometri del ritorno come aveva fatto con quelli dell'andata.

Ha egregiamente affrontato la pioggia nel Chianti, le code del Mugello, la nebbia fitta da Carpi a Verona e ci ha portati a casa sani e salvi.

Lungo la strada del ritorno stavo già pensando alla prossima occasione di incontrare questo branco di squinternati.

A Firenze si parlava già della prossima polentata e mentre girovagavo per la Toscana stavo tramando per organizzare la partecipazione di qualcuna delle nostre macchine alla presentazione delle vetture di un club altoatesino che parteciperanno al 4Ltrophy 2016: tenetevi liberi il 13 e 14 febbraio prossimo!

p.s.

macchina nuova ma il carico è sempre uguale!

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