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Sono trascorsi sessant’anni da quando l’utilitaria francese più diffusa nel mondo è stata presentata al pubblico e messa in produzione.

Sessant’anni nei quali questa piccola vettura ha marciato incessantemente, in ogni condizione, sulle strade di tutti i continenti, lasciando ovunque una traccia indelebile del suo transito.

Chi guida una di queste francesine sa bene come il suo passaggio attiri l’attenzione. A tutti noi errequattristi è capitato di vedere il passante mimare il gesto di cambiare marcia con “il manico dell’ombrello” per spiegare a chi gli sta vicino che lui quella macchina l’ha guidata! Ci è andato in vacanza con gli amici! Oppure ce l’aveva lo zio… la mamma di Tizio… Sempronio la usava come furgone per la sua ditta…

A chi non è capitato di essere avvicinato dal nonno che chiede se può far vedere al nipote com’è fatta la R4 mentre gli racconta che, quando lavorava al negozio degli elettrodomestici, con una macchina così andava a consegnare le lavatrici fino in cima alla montagna: “...era una 750 tre marce e in salita andava come andava ma non c’era altro! E comunque è sempre arrivata a destinazione!”

e non è semplicemente una macchina vecchia: è la R4!

Avremmo voluto festeggiarlo alla grande questo compleanno!

Rifare il giro d’Italia a staffetta come abbiamo fatto dieci anni fa; ritrovarci a Thenay insieme agli amici dei club di tutto il mondo e approfittare dell’occasione per fare uno dei raduni più memorabili del Registro Storico Renault 4. Avremmo voluto organizzare cento manifestazioni e fare festa in tutte le piazze d’Italia, imbrattandole di briciole, vino, birra e caffè (anche aranciata per i più piccoli).

Purtroppo la contingente situazione sanitaria non ci permetterà di fare niente di tutto questo.

Sono saltati il raduno biennale di Thenay e il 4L Trophy e, ora come ora, non sapendo quando si potrà tornare a circolare con una certa tranquillità e sicurezza, è impossibile persino progettare il consueto raduno nazionale.

Mamma Renault ha recentemente pubblicato un programma di eventi commemorativi “virtuali” che non prevedono la partecipazione del pubblico. (Potete trovare maggiori informazioni nella pagina web ufficiale del Gruppo Renault cliccando qui!).

50anni

Dal punto di vista tecnico, della Renault 4 è già stato detto tutto. Le sue caratteristiche, gli allestimenti e le serie speciali sono già state illustrate in molti libri e manuali. Anche la casa produttrice dieci anni fa, in occasione del 50° compleanno della “quatrelle”, ha dato alle stampe un dossier intitolato “50 anni di Renault 4” nel quale si narra la storia del progetto e della vettura.

europeoNella medesima ricorrenza L’Europeo pubblicava un numero speciale intitolato “1961 – 2011 R4 l’icona Parisienne” (alla presentazione del quale ha partecipato anche una rappresentanza del Registro Storico Renault 4).

Il fascicolo descriveva l’impatto e l’influenza che questa piccola vettura ha avuto sulla società negli anni 60 e 70.

Ma qualcosa di nuovo da dire su di lei si trova sempre proprio perché non è un pezzo da museo, una vettura da collezione. È qualcosa che continua a vivere. È un mezzo che continua a trasportare persone, cose e idee. È un polo di aggregazione. È il pretesto per trovare nuovi amici e per rincontrare quelli vecchi.

Il 4L Trophy è un esempio emblematico di questo. Certo, i ragazzi che vi partecipano sarebbero felici di partire anche con un altro veicolo ma la quatrelle…! La quatrelle riunisce tremila ragazzi provenienti da tutta Europa. Li accompagna per seimila chilometri e li porta ad incontrare una cultura diversa dalla loro. Certamente una bella vacanza ed una grande piccola avventura ma anche un’occasione per crescere moralmente.

La R4, nel suo piccolo, continua a partecipare ad imprese memorabili come il Mongol rally

maremma

 

“ Grosseto, Pietro Zamorani e Mario Salanitro, un ingegnere meccanico di 28 anni e un videomaker di 30, entrambi maremmani di Albinia e Grosseto del team “Maremma Cinghiala Racing” sono partiti a bordo di una “Renault 4” del” ’91 … Il “Mongol rally” è un evento di beneficenza che da ormai più di dieci anni è conosciuto in tutto il Mondo.”

(per maggiori informazioni clicca qui!)

 

 

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o quella del Tourbolento in R4 “...Sebastian Carozza e Yasmine Khelifi, due fidanzati di Bergamo, … esploreranno lo Stivale, girandolo in lungo e in largo dall'8 agosto (2020), come sempre a bordo della Renault 4 di Sebastian. L'intento, però, non è solo di svago ma ha anche uno scopo di beneficenza. “Vogliamo aiutare la nostra città”, spiega il 26enne. “Gireremo l'Italia in varie tappe in favore del banco di mutuo soccorso istituito dal Comune. È un fondo destinato ai familiari delle vittime e alle imprese in difficoltà”…. (per maggiori informazioni clicca qui!)

Per inciso, anche loro si stanno preparando per partecipare al Mongol Rally.(per maggiori informazioni clicca qui!)

Dopo ci sono le piccole avventure quotidiane come quelle di Angela Pagot e del suo “Johnny II”: una R4 950 a bordo della quale ha scorrazzato dal Veneto a Capo Nord, alla Turchia, all’Irlanda. Timida e riservata nella vita quanto ardita ed intrepida alla guida del suo bolide!

Quelle di Anna Isca che, con la “Lola”, ha lanciato la moda dei tour in R4: nel 2012 facendo il giro d’ Italia per poi fare il tour de France nel 2014 e la vuelta de Espana nel 2016.

E poi tutti gli altri!

Quelli che hanno percorso in R4 tutta l’Italia dal Piemonte per sposarsi a Scicli (in provincia di Ragusa - Sicilia). Quelli che per partecipare al matrimonio sono arrivati a Scicli in R4 da tutte le regioni d’Italia. Quelli che da Scicli con la R4 vanno in Trentino per partecipare ad un raduno e quelli che dal Trentino vanno a Scicli per contraccambiare la visita. E tutti quelli che stanno in mezzo e vanno una volta al nord e un’altra al sud!

Il bello è che ovunque si vada tra gli errequattristi ci si sente sempre a casa!

Come recita uno slogan lanciato da Renault dieci anni fa “quando gli altri alzavano muri lei li abbatteva”!

muri

Ora aspettiamo solo che passi la pandemia per tornare a schiamazzare per le strade!

 

 

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