La Prima Renault 4 d'Italia

L'auto regalata da Don Zocca
a papa Francesco ora è la numero 1

papar4scv1CITTÀ DEL VATICANO. Fa bella mostra nell'autorimessa del pontefice. Cambio di targa e di «rango» per la Renault 4 donata da don Zocca. «Sono contento soprattutto perché non hanno tolto gli stemmi dell'Hellas»

 

Cambio di targa e di «rango» per la Renault 4 bianca donata il 7 settembre a papa Francesco da don Renzo Zocca, parroco di Santa Lucia di Pescantina. Non «si chiama» più «VR779684», ma «SCV1», ovvero Stato Città Vaticano 1, anche se la provenienza veronese continua ad essere evidente. I due distintivi dell'Hellas Verona incollati sul parabrezza che don Zocca, accanito tifoso, si era ben guardato dal togliere, sono ancora al loro posto. Stranamente nessuno «ha osato» staccarli.  Un onore per l'ancora ruggente R4, «visto che il numero 1», spiegano fonti vaticane «l'hanno solo le papamobili, le jeep e una Mercedes che sarebbe l'auto ufficiale del pontefice, ma che papa Bergoglio non usa mai. Le altre auto» aggiungono, «sono targate semplicemente Scv e la targa non è rossa». Ora la Renault 4 si trova nell'autorimessa del Papa, in compagnia delle papamobili, controllata a puntino, sempre con il pieno, la batteria carica e pronta per essere utilizzata dal suo nuovo prestigioso «autista» vestito di bianco. «Sono contento, soprattutto perché i distintivi dell'Hellas sono ancora in bella vista», commenta ironico don Zocca, che ora viaggia su una Citroen 3 nera. «Niente Fiat», spiega. «Sostiene la Juventus e io sono contro la Juve». Poi torna serio: «Il fatto che il Papa abbia accettato la mia R4 è un segnale forte della strada che ha intrapreso. Mi è piaciuto quando ha detto che l'odore dei suoi pastori, cioè dei suoi preti, deve essere quello delle pecore, ovvero delle persone di cui si occupano. Certo, se penso che la mia R4 ora “dorme” vicino alle papamobili... Insomma, fa un certo effetto». Tutto è nato perché don Renzo Zocca, dopo aver saputo che papa Bergoglio in Argentina guidava una Renault 4 «che non mi ha mai dato problemi», diceva il Papa, ha deciso di regalargli la sua.  Agli inizi di luglio ha così scritto una lettera al pontefice proponendogli il suo mezzo. Poche settimane dopo la telefonata del Papa. «Don Renzo? Sono papa Francesco, allora mi porti la Renault? Ma l'accetto solo se tu non resti a piedi». La telefonata è durata venti minuti, terminati i quali il vulcanico don Renzo ha organizzato il trasporto del dono, recapitato su un carroattrezzi e «accompagnato» da un centinaio di parrocchiani veronesi, scesi a Roma in pullman.  La notizia, data in anteprima dal nostro quotidiano, ha poi fatto il giro del mondo. «L'amabilità è la qualità che più apprezzo in papa Francesco», sottolinea don Zocca. «Quando gli ho consegnato l'automobile mi ha abbracciato per un paio di minuti. Standogli vicino si ha proprio la sensazione di essere ascoltati, capiti. Io ero agitato, ma lui mi ha messo subito a mio agio con la sua semplicità. È un Papa unico».

Chiara Tajoli (L'Arena)

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